Un Ottocento da “riscoprire” è stato l’obiettivo e la proposta che ha animato i semestri d’asta nel 2021.
Un anno che si è contraddistinto da importanti conferimenti, in primis lo storico nucleo della Collezione Bernasconi con opere di notevole levatura artistica che hanno caratterizzato il catalogo delle due sessioni, portando il dipartimento al fatturato record di oltre € 2,5 milioni. Numerosi i consensi oltre confine, sinonimo di una proposta collezionistica dalla forti connotazioni internazionali.
In previsione dell'appuntamento di giugno 2022 la selezione vuole focalizzarsi ancora su autori cardine e su proposte che hanno il sapore di una riscoperta e di una rinnovata valorizzazione. In catalogo risalta Giosuè Argenti (1819-1901), la cui magnifica scultura in marmo del 1865 è dedicata al personaggio di Erminia così come descritta nella Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, intenta a scrivere il nome dell'amato Tancredi sulle cortecce degli alberi, ripensando al suo amore infelice, "rigò di belle lacrime le gote". Si affianca una scrupolosa proposta di artisti inesplorati o meno noti a tracciare nuove strade per il mercato, originali stimoli per i collezionisti che si affacciano su questa epoca o che desiderano variare la propria collezione in favore di una figurazione inesplorata ma non per questo meno fascinosa e meritevole.
Dal concetto di riscoperta nasce il catalogo di Dipinti e sculture del XIX e XX secolo de Il Ponte. A Milano, il 14 dicembre, sono all'asta 300 opere realizzate da autori cardine del periodo. Numerose le presenze di maestri chiaristi o di orientalisti, tra questi Alberto Pasini. La sua Carovana alle porte di Costantinopoli (stima 20 mila-22 mila) è un olio su tela bagnato dalla luce tersa del cielo azzurro. Il taglio orizzontale lo fa assomigliare al frame di un film.
L’Economia (Corriere della Sera) | 13 dicembre 2021